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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Musica / La funzione sociale del melodramma

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L'Italia nell'immaginario collettivo, nazionale ed internazionale, viene riconosciuta come la patria della pizza, delle bellezze architettoniche, del buon clima, della Ferrari, della mafia, primato condiviso quest'ultimo con cinesi, giapponesi e sudamericani e soprattutto del Belcanto, definizione per l'appunto italiana che indica l'arte della tecnica vocale monodica, affermatosi nel tardo XVI secolo. E' risaputo che si pone come inizio del melodramma la data del 6 ottobre 1600, anche se sia hanno notizie di rappresentazioni di favole pastorali già dal 1591, quando a Firenze venne messa in scena la favola drammatica Euridice su testo di Ottavio Rinuccini e musica di Jacopo Peri; un importante contributo alla tecnica vocale e a un nuovo gusto estetico lo apportò Giulio Caccini, membro della Camerata de' Bardi, che nel 1601 pubblicò a Firenze il volume Le nuove musiche, collezione di monodie e canzoni per voce solista e basso continuo; la parte più impor

Fotografia / Fotografia come parafrasi

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Ricordo ancora con estremo piacere la mia prima visione de La grande bellezza , film di Paolo Sorrentino. A quella prima visione, ne sono seguite a stretto giro altre due. Avevo bisogno di un film del genere. Un film che posso definire squisitamente "epico" per scomodare un termine brechtiano, con la presenza di una voce narrante e assenza di un finale catartico, che riesce ad indurre, attraverso le istanze che pone, un grande lavoro intellettuale allo spettatore. Inoltre la pellicola non si regge solo sulla sceneggiatura, tra l'altro bellissima, ma trova un forte sostegno nella colonna sonora e nella potenza evocativa delle immagini, che Sorrentino realizza in modo estremamente classico; molte inquadrature centrali e sinestesicamente stentoree che fanno da rinforzo al paradigma visivo della Roma monumentale, deuteragonista del film. Immagine di copertina I temi che mette in gioco sono molteplici, ma quello sul quale si pone l'attenzione è proprio il senso di

Cinema / Il lato oscuro dell'America

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Qualche sera fa, in maniera del tutto casuale, ho avuto occasione di vedere il film del 2015 Trumbo, che nella traduzione italiana diviene L'ultima parola-la vera storia di Dalton Trumbo. Il film vede la regia di Jay Roach, cineasta versatile che spazia tra la commedia ( Austin Powers, Ti presento i miei ) e  film biografici di approfondimento storico come All the Way , film che narra le vicende dell'ex presidente USA Lyndon Johnson, Bombshell sulla recente vita politica statunitense e appunto Trumbo che vede protagonista lo sceneggiatore  di successo del cinema classico Dalton Trumbo alle prese con la Commissione delle attività antiamericane. Il film narra con precisione e dovizia di particolari, seguendo lo stile tipico di una pellicola di inchiesta riportante avvenimenti realmente accaduti, ciò che avvenne all'interno dell'industria cinematografica americana sotto le pressioni del Maccartismo, ossia la compilazione della Lista nera, Hollywood blacklist , vale